Ormai si ha la consapevolezza che il sistema pensionistico pubblico non potrà più sostenere e liquidare i stessi trattamenti di pensione finora assicurati agli attuali pensionati ed ai neo-pensionandi. Quindi risultano fortemente penalizzate le nuove generazioni e, in genere, chi ha iniziato a versare nel sistema pubblico dal 1996 in poi.
Per tali motivi risulta fondamentale monitorare il proprio personale percorso contributivo, soprattutto quando siamo ancora in presenza di un tempo ragionevolmente lungo in cui l’assicurato avrà la possibilità di valutare e pianificare con quali strumenti poter gestire nel migliore dei modi le proprie risorse, per gestire al meglio il proprio futuro pensionistico.

Le attuali condizioni del mercato del lavoro comportano sempre più frequentemente il passaggio tra differenti posizioni assicurative e contributive, con una frammentazione nelle diverse gestioni gestite dall’Inps e/o dalle Casse previdenziali. A titolo puramente esemplificativo, è molto ricorrente la presenza di contributi frazionati nella gestione obbligatoria (dipendenti), nella gestione separata (co.co.pro., co.co.co, titolari di partita iva senza cassa di previdenza), nel settore dello spettacolo (ex Enpals), nella gestione autonomi (commercianti, artigiani), etc..
Il valore aggiunto dell’Analisi e Pianificazione Previdenziale consente anche di valutare quali strumenti poter applicare per unificare i contributi accreditati nella varie gestioni e soppesarne i relativi costi e benefici, anche in funzione delle esigenze individuali del singolo assicurato (totalizzazioni, riscatti di laurea o di periodi di lavoro all’estero, ricongiunzioni, riunione, cumulo, etc.).
 

Come si sviluppa il processo di Analisi e Pianificazione Previdenziale:

• Analisi della situazione lavorativa, contributiva attuale;

• Analisi dell’estratto conto contributivo storico con eventuali aggiustamenti e valutazioni su costi/benefici di riscatti di laurea, contribuzioni volontarie, eventuali esigenze di ricongiunzioni e totalizzazioni;

• Valutazione e stima secondo la normativa vigente dell’importo di trattamento pensionistico e dell’età di pensionamento;

• Determinazione della forbice (gap) tra il reddito desiderato e quello spettante al momento del pensionamento;

• Studio e definizione del piano previdenziale in relazione alle diverse possibilità di inquadramento, risparmio e del tenore di vita attuale e desiderato, valutandone anche i risvolti dal punto di vista delle tasse ed oneri su redditi attuali e sulle pensioni future.
   

E’ evidente che un servizio così articolato è da affidare solo a chi ha una preparazione e un approccio professionale, libero e slegato dalla vendita di prodotti assicurativi.